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Lo psicologo ascolta in modo differente da come potrebbe fare un amico

L'ascolto in psicologia
L'ascolto attivo implica un coinvolgimento e una partecipazione sia sul piano verbale sia sul piano non verbale (postura, gesti, sguardo, ecc.) ed è rivolto a comprendere autenticamente il racconto di chi parla.
L'atteggiamento di accettazione e l'ascolto attivo favoriscono un clima di fiducia e una reale comprensione dell'interlocutore.
Gli studi di psicologia della comunicazione hanno mostrato che un autentico interesse verso l'altro e la capacità di decentrarsi cognitivamente sono i due fattori più importanti per assumere un atteggiamento di ascolto attivo, ma che comunque una conoscenza delle tecniche di comunicazione verbale e non verbale (caratteristiche dell'eloquio, gestione delle pause, modalità di porre le domande, il tono della voce, lo sguardo, la postura del corpo, ecc.) può aiutare nel migliorare le proprie capacità di ascolto.
E non solo.
Lo psicologo e/o lo psicoterapeuta ha le qualifiche per far si che questo ascolto attivo sia utilizzato terapeuticamente non solo per comprensione dei contenuti sia cognitivi che emotivi, ma utilizzato anche e soprattutto come mezzo per il cambiamento.
Considerazioni
È una quarantena, non un un'isolamento di qualche giorno.
Molti possono fare affidamento sulla resilienza e sulle risorse personali, anche economiche e non solo psicologiche.Molti altri,e non necessariamente per "incapacità " o mancanza di volontà,sono in un momento di grave fragilità psicologica.
Leggo spesso qui sui social critiche efferate a chi sta manifestando sintomi ansioso-depressivi,e ossessivi.
E ne resto sempre sconcertata.
Empatia non ce né molta in giro e aggiungerei che c è soprattutto tanta ignoranza.
Tutti tuttologi,tutti supereroi.
Tutti specializzati, esperti,facendo riferimento esclusivamente alle proprie esperienze personali.
Vorrei ricordare che l'esperienza personale è PERSONALE appunto. E basta.
Ogni tanto un po di sana umiltà non farebbe poi cosi male.
Siamo nel pieno di un un'emergenza psichiatrica e laddove si denigra la fragilità psicologica invece di stimolare la ricerca di aiuto, non si parla più di incapacità ma di modalità narcisiste.
E vorrei ricordare a questa gente, mi spiace per loro, che sempre di disagio psicologico si tratta.
Dott.ssa Stefania De Natale
Psicologo psicoterapeuta